Herbert List (Amburgo, 7 ottobre 1903 – Monaco di Baviera, 4 aprile 1975) Durante gli studi di letteratura all’Università di Heidelberg inizia un apprendistato presso l’azienda familiare di caffè; viaggia molto in Brasile, Guatemala, Costa Rica ed è in questo periodo che inizia a scattare fotografie, ma inizialmente senza velleità artistiche. Nel 1930 è fondamentale l’incontro con l’architetto e fotografo Andreas Feininger, che lo introduce all’utilizzo della macchina fotografica Rolleiflex. Inizia così a scattare ritratti di amici e still life, influenzato dai suoi contemporanei, in particolare dal Bauhaus e dal movimento surrealista. Nel 1936 List inizia la sua carriera professionale lavorando a Parigi e Londra. Dall’incontro con George Hoyningen-Huene nasce la collaborazione con Harper’s Bazaar, ma la fotografia di moda non soddisfa pienamente la sua creatività: ritorna così allo still life e allo stile che ha poi definito “fotografia metafisica”, che riprende il sogno e l’immaginario fantastico, usando specchi e doppie esposizioni.
Nel 1944 fu costretto ad unirsi all’esercito tedesco nonostante le sue origini ebraiche e la sua omosessualità. In Norvegia fu disegnatore di mappe geografiche; e grazie ad una spedizione a Parigi potè scattare i ritratti di Picasso, Jean Cocteau, Joan Mirò e altri. Dopo la Guerra ha fotografato le rovine di Monaco ed è diventato art editor della rivista Heute magazine. Nel 1951 List incontra Robert Capa che lo invita ad unirsi all’agenzia Magnum Photos; per il decennio seguente lavorerà principalmente in Italia, influenzato dal collega di Magnum Henri Cartier-Bresson e dalla corrente cinematografica del Neorealismo italiano.Negli anni Sessanta accantonò la fotografia e morì il 4 Aprile 1975 a Monaco.
List indaga oggetti d’uso comune, corpi e luoghi con uno sguardo unico: una cifra stilistica estremamente moderna, creata da un occhio colto, che racconta unitamente con un taglio trasversale le rovine dell’antica Grecia, i corpi di giovani uomini che si tuffano nel Mar Baltico e preziosi scorci naturali delle coste del Mediterraneo. Le sue opere spaziano dalla metafisica alla poesia più romantica, sempre unite dal filo rosso dell’eleganza e del gusto raffinatissimo del bianco e nero; sono immagini di una bellezza diretta, fragile ed effimera e, proprio per questa semplicità, parlano direttamente alla contemporaneità.
Il suo stile austero e i suoi scatti in bianco e nero sono stati presi come modello nella fotografia contemporanea da molti fotografi anche nel mondo dell’alta moda, e ancora oggi celebri campagne pubblicitarie continuano senz’altro ad attingere al suo universo di immagini.