Alex Webb (San Francisco, 1952) è un fotografo di fama internazionale e la sua fotografia è nota e riconoscibile per una caratteristica in particolare, il colore: “La luce infuocata e la potenza del colore sembravano in qualche modo impressi nelle culture con cui stavo lavorando; era un altro pianeta rispetto alla riservatezza grigio-marrone del New England, nella quale ero cresciuto. Da allora ho lavorato quasi esclusivamente con il colore.”(Alex Webb)
Le sue sono immagini dense, accese, raccontano luoghi e situazioni del mondo fin nelle loro pieghe più insolite.
All’inizio della sua carriera, a metà degli anni Settanta, seguendo le orme dei suoi maestri, Webb fotografa in bianco e nero ma presto si rende conto che un altro linguaggio, e una diversa cifra stilistica, sono più vicini alla sua sensibilità. In un viaggio ad Haiti del 1975, Webb cambia il suo modo di vedere e di fotografare. Da quel momento, il colore diventa una scelta narrativa obbligata, tanto da spingerlo a cercare i luoghi dove la luce e i colori diventano, con una forza a volte anche crudele, elementi di base per comprendere e descrivere un territorio. Entrato a far parte dell’agenzia Magnum nel 1976, Webb non ama definirsi fotogiornalista ma si sente piuttosto un fotografo di strada, per l’approccio empatico con cui affronta ogni viaggio, ogni lavoro.
Haiti, i Caraibi, il Messico, l’Etiopia, il Costa Rica, il Brasile, ma anche la Russia e il New England delle sue origini, sono altrettante tappe delle sue ricognizioni fotografiche. Nelle sue immagini la luce è forte, violenta, esasperata; esalta ombre e colori. Le foto di Alex Webb sono complesse, cariche di elementi, di superfici riflesse, di aperture che moltiplicano i livelli di lettura.
Alex Webb ha pubblicato 14 libri, incluso La Sofferenza della luce, monografia che raccoglie 30 anni di fotografie. Ha esposto le sue opere nei musei di tutto il mondo, tra cui Whitney Museum of American Art, Museum of Fine Arts di Boston, High Museum of Art di Atlanta e Museum of Contemporary Art di San Diego. Il suo lavoro è presente in importanti collezioni pubbliche e private internazionali, quali Alcobendas Art Center, Madrid; Brooklyn Museum, Brooklyn, NY; Center for Creative Photography, Tucson, Az.; Corcoran Gallery of Art, Washington, DC; Davison Art Center, Wesleyan College, Middleton, Conn; Fogg Museum of Art, Cambridge, Mass; Fondazione Italiana per la Fotografia, Torino; Fuji Museum, Giappone George Eastman House, Rochester, NY; Harry Ransom Center, University of Texas, Austin; Hasselblad Foundation, Goteborg, Svezia; High Museum of Art, Atlanta; International Center of Photography, New York; Metropolitan Museum of Art, New York;
Museum of Contemporary Art, San Diego; Museum of Contemporary Photography, Chicago; Museum of Fine Arts, Houston, Texas; Museum of Fine Arts, Boston; .Museum of Photographic Arts, San Diego; Nelson-Atkins Museum, Kansas City; North Dakota Museum of Art, Grand Forks; Norton Museum of Art, West Palm Beach; Peabody Museum, Cambridge; Portland Museum of Art, Portland; Provincetown Art Association Museum, Provincetown; Santa Barbara Museum of Art, Santa Barbara; Smithsonian American Art Museum, Washington; Solomon R Guggenheim Museum, NY; Southeast Museum of Photography, Daytona Beach; University Gallery, University of Massachusetts, Amherst; Whitney Museum of American Art, New York.
Alex è diventato membro a pieno titolo di Magnum Photos nel 1979. Il suo lavoro è apparso sul National Geographic, sul New York Times Magazine, su Geo ed altre riviste. Ha ricevuto moltissimi premi e riconoscimenti, fra gli altri l’Hasselblad Foundation Grant nel 1998 e il Guggenheim Fellowship nel 2007.
Aranmula, India 2014
Stampa digitale su carta Crystal Archive
Cm. 50 x 76
Edizione di 20 esemplari
Firmata dall'artista su etichetta
Disponibile anche cm. 76 x 101, edizione di 12 esemplari