Collezionare fotografia è collezionare il mondo
To collect photographs is to collect the world
Susan Sontag, On Photography, 1977
ma-ve h. 11-14 & 16-19
sa h. 12-19
o su appuntamento
Via Pietro Maroncelli,
11 - 20154 Milano - t.
+39 339 7124519 - ap@alessiapaladinigallery.it - www.alessiapaladinigallery.it
PIENA DI GRAZIA
Fotografie di
ILARIA SAGARIA
23 gennaio - 22 marzo 2025
INAUGURAZIONE CON L'ARTISTA
giovedì 23 gennaio 2025 h. 18-21
Alessia Paladini Gallery è felice di proporre “Piena di grazia”, una selezione di 20 opere fotografiche di Ilaria Sagaria, che entra a far parte del gruppo degli artisti rappresentati dalla galleria.
Tra mitologia, arte e fotografia, Ilaria Sagaria restituisce un immaginario complesso e stratificato, denso di simboli culturali, di rimandi artistici e di echi della psiche, esplorando lo sfaccettato universo – interiore ed esteriore – del femminino.
Le immagini narrano di fiabe mitologiche, di ritmi ancestrali, della carnalità dei corpi che si svelano allo sguardo e della gestualità che porta con sé significati profondi. Condannato alla grazia, emblema dell’inconciliabilità tra visione idealizzata e visione terrena, il corpo femminile mostra in queste immagini il suo dualismo tra estasi e tormento.
Con un sapiente uso della luce e del colore, l’artista fonde a tratti pittura e fotografia, facendole dialogare in un continuum, servendosi di dettagli e simboli che attraversano la storia dell’arte: la melagrana e i pesci rossi, simboli di fertilità, la mano di una venere il cui pacato gesto allude alla pudicizia, fino ad arrivare a immagini provenienti da archivi storici e museali, come il documento del processo alla strega Matteuccia da Todi, tra le prime donne in Europa a essere processate per stregoneria.
Si conia così un’originale attualizzazione della bellezza al femminile, proiettandola in un presente fatto di buio e luce che ancora conserva in sé l’eredità della classicità e di oscuri archetipi, in cui frammenti di un corpo in definizione si ricompongono in un ritratto collettivo, prima ancora che individuale.
Penelope, che attraversa il tempo e resiste al dubbio e alla paura.
Pandora, che porta dentro con sé il male del mondo e la speranza del futuro.
Antigone, che con il dissenso chiede pace e giustizia.
Circe, votata all’incanto, travolta dal desiderio.
Medea, che sceglie la strada della crudeltà.
E Maria, lei, piena di grazia.
Ilaria Sagaria sembra conoscerle tutte queste donne, sembra aver ascoltato con attenzione le loro voci e aver raccolto ognuna delle loro storie per restituircele attraverso il lessico e la consapevolezza dell’arte.
E le storie di queste donne rappresentano la complessità stessa del mondo femminile.
Madre, figlia, dea, maga.
Identità diverse e storie diverse, accomunate dal desiderio di mostrarsi ed essere mostrate.
Ed è proprio compito di chi utilizza gli strumenti dell’arte scandagliare la realtà, rileggerla, ricrearla e restituirla al mondo con un linguaggio universale.
Le sue immagini narrano di fiabe mitologiche, di ritmi ancestrali, della carnalità dei corpi che si svelano al nostro sguardo e della gestualità che porta con sé significati profondi.
Non c’è una storia.
Le storie sono mille e ancora mille, come quelle di Sherazade.
Favole che ci restituiscono la vita.
Vita che diventa simbolo.
Ed è proprio il simbolo che viene scelto con meticolosa cura in queste fotografie, perché non è oscuro, ma è comprensibile anche se complesso, perché fa parte interamente del nostro stratificato bagaglio culturale ed emotivo che guarda al passato ma vede nel presente.
Ed ecco allora che siamo proiettati nei contrasti di luce della pittura del Seicento, nell’accuratezza della ricerca fiamminga, nella delicatezza materna della pittura rinascimentale, nelle fiabe popolari dei Grimm, nell’eleganza dell’antichità classica, nella bellezza preraffaellita e nell’oscurità della letteratura gotica.
Quello che colpisce nelle fotografie di Ilaria è la loro capacità di trasportarci in tempo antico dove misticismo e spiritualità trovano forma nel corpo femminile che accoglie o respinge, che talvolta si nasconde.
Siamo in un tempo che potrebbe essere il nostro.
Siamo nel tempo del sogno, della realtà, dell’arte e della fotografia.
Siamo nel tempo di Ilaria che narra con la voce calma di Penelope, timorosa di Pandora, disperata di Antigone, appassionata di Circe, furiosa di Medea, e piena di grazia di Maria.
Ora, semplicemente, tocca a noi ascoltarle.
(Renza Grossi)
Note biografiche:
Ilaria Sagaria (Palomonte, Salerno, 1989) è una fotografa e artista visiva campana. Il suo lavoro parte da un accurato studio del passato per restituire un immaginario complesso e stratificato del mondo interiore e dei sentimenti, con particolare attenzione ai significati sociali e psicologici.
La sua poetica, intimista e visionaria, è densa di simbologie e di rimandi artistici, che uniscono passato e presente, generando visioni insolite e inaspettate. Le sue opere sono state esposte in Gallerie d’arte e Musei, sia in Italia che all’estero, ricevendo numerosi riconoscimenti e pubblicazioni.
Nel 2021 ha esposto con una personale all’interno delle Gallerie degli Uffizi; ove, su invito, è tornata nel 2023 con una donazione al Museo di una sua opera, destinata alla Collezione contemporanea permanente degli autoritratti.
Ha esposto in Festival internazionali di fotografia, tra i quali: Sifest, Savignano sul Rubicone (2022); Photolux, Lucca (2023); Verzasca Foto Festival, Svizzera (2023); Budapest Photo Festival (2023); Photopolis Festival, Grecia (2023); Format Festival, Inghilterra (2024).
Ha vinto diversi premi, tra cui il Premio Sette Opere di Misericordia (2015) bandito dal Museo del Pio Monte della Misericordia a Napoli; la Biennale dei Giovani Fotografi Italiani (2018); Portfolio Italia (2021), New Talent Prize (2023), Premio Portfolio indetto dal Festival Fotografico Europeo (2024), risultando tra i finalisti di Passepartout Photo Prize (2023) e del Premio Umane Tracce (2024). Ha lavorato come fotografa tra Napoli e Monaco di Baviera e attualmente come docente di fotografia e grafica a Milano. La fotografia la rende felice.
chi siamo
Alessia Paladini Gallery è un nuovo, intimo spazio dedicato alla fotografia in tutte le sue declinazioni. Alessia Paladini Gallery offre un programma espositivo vario e stimolante: nuove proposte, con un focus sulla fotografia al femminile ma anche artisti storicizzati.
Oltre alle nuove proposte, in galleria è possibile visionare ed acquistare una vasta selezione di opere moderne e vintage dei più importanti fotografi italiani ed internazionali.
La galleria offre anche consulenze per la costituzione di collezioni private e corporate, consigli su conservazione e restauro di opere fotografiche, soluzioni per incorniciare e valorizzare al meglio le opere fotografiche.
Alessia Paladini Gallery può ricercare su richiesta dei propri collezionisti opere di altri artisti.
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